C’è chi ne è attratto, chi la tiene d’occhio con lo sguardo, chi la studia, chi prova a prenderla in castagna.
Quasi tutti, dopo lo stupore, a un tratto reagiscono col pianto.
Tutti, o quasi, provano a scappare.
L’ultimo sceglie di passare alle maniere forti.
Ecco gli infanti quando per la prima volta s’accorgono della propria ombra, senza sapere cosa sia l’ombra.
Ed ecco 5 libri ombrati, con scoperte e con stupori.
Solo ombra
Parto con un’ombra che ti si fa subito evidente, perché in copertina. Ma in Aumarais di Fracassi c’è anche altro a entrare nel tema: i luoghi e i personaggi, che son sfuggenti e indefiniti. Aumarais è un misto tra paese e città, costruita male, la gente cerca gente inconsistente come ombra, ed è incompiuta di per sé. L’incompiutezza è la sua prima qualità. Qualità e non difetto, perché è la molla da cui scatta questa storia dai cento volti e senza tregua.
In certi libri l’ombra è tutto ciò che c’è. Questo vale per la povera ragazza di un classico americano. Povera ragazza che, sfortunata e senza un soldo, trova un benefattore anonimo pronto a sborsare denaro per lei. Chi è, quest’anima buona? Ma poi lo è, un’anima buona? La donna l’ha visto soltanto un attimo, e ne ha visto solo l’ombra allungata, da cui il nome che gli appioppa.
Che a volte l’ombra sia tutto ciò che c’è, l’hanno capito 33 minatori in Cile, intrappolati da un crollo. 69 giorni d’oscurità. Cosa significa un’ombra tanto prolungata con poco cibo e poco spazio per 33 uomini? Nervosismo, poco cibo, certi impulsi del corpo. Poi c’è chi, ad esempio, al momento del salvataggio, insiste per uscire per ultimo dal buco buio. E non pensare sia per spirito altruistico.
Scoperta e stupore
Ora scoperta e stupore, come quelle dei bimbi visti. Di scoperte fu maestro un uomo con due passioni: i piccioni e i multipli di 3. Un uomo che per Echenoz nacque nell’ombra assoluta piombata durante un temporale, s’illuminò della luce d’un fulmine improvviso nel momento in cui venne al mondo, e cresciuto, divenuto schivo e geniale, conversò coi Lampi e fece scoperte che c’hanno influenzato profondamente. Come? Nella luce che tutti i giorni usiamo.
Infine stupore. Che è quello di chi arriva in Giappone con ambizioni di lavoro, e scopre il sistema lavorativo meccanico, autoritario e rigido che vige in certe aziende. Son Stupore e tremori allora, tanto è incredibile ciò a cui s’assiste, nel frattempo invischiati in una discesa di ruoli che si conclude là dove raramente batte il sole: si finisce per fare il “guardiano dei cessi”.