Che ce ne importi molto, poco o niente, io il 14 febbraio l’ho preso come scusa per rivedere qualche libro con delle belle relazioni dentro. E belle non vuol dire certo che siano relazioni che vadano bene.
Vediamo qualcuno di questi libri:
- Sparire, Fabio Viola (Marsilio): la relazione per niente speciale che è finita, il sentimento che si pretende ci sia ancora. Ma c’è? Poco importa, se può esser preso come pretesto per dare una smossa a se stessi, anche se questo vuol dire farsi parecchie ore di volo, finire a lavorare in un posto a tratti surreale, fare conoscenze che si disprezzano un poco e millantare la ricerca della propria ex amante per dare anche a se stessi l’impressione di avere un obiettivo.
- Alexis, Marguerite Yourcenar (Feltrinelli): ho scelto una Scrittrice con la S maiuscola (basta ricordarsi dell’Opera al nero e delle Memorie di Adriano) per l’amore omosessuale che non avevo nessuna intenzione di tralasciare. E potrà mai esser semplice viverselo in santa pace allora, quest’amore, se non ci si riesce neanche oggi? Creare un personaggio che metta in scena tale difficoltà non è semplice, cercare di capirlo e renderlo reale. La Yourcenar ce la fa benissimo, con un uomo che scrive alla moglie.
- È il tuo giorno, Billy Linn!, Ben Fountain (Minimum Fax): un giovane soldato che torna in patria per qualche giorno soltanto, è ospite speciale con la sua “squadra” al Super Bowl, circondato da bravi americani che gli stringono la mano e si congratulano con lui per essere là a rischiare di rimanerci per loro, per l’America, questo grande Paese che spedisce un branco di ventenni appena a farsi quasi saltare in aria e poi li celebra come super star con frasi di circostanza, trattamento discutibile e per una sera soltanto, perché poi via, bisogna tornare in Iraq.
Dicevo, abbiamo un giovane soldato così, che è circondato da tanto show al Super Bowl, e può mai pensare di trovare l’amore, in una sera fugace? Lo trova. Per lo meno è certo che sia amore. L’importante è che sia l’unica molla che gli fa scattare qualcosa in testa e considerare la possibilità di fuggire dall’obbligo militare. Bisogna poi vedere quale sia la faccia che la ragazza fa (la ragazza che dimostra tanto amore nato all’improvviso e quasi furioso) quando il soldato Billy le prospetta la possibilità.
- La noia, Alberto Moravia (Bompiani): a lui non interessa poi così tanto lei, inizialmente, non sembra poi così preso. Ma a un certo punto lei si rende indipendente da lui, diventa addirittura quasi indifferente, a volte crudele. E allora lui cambia. Gl’esplode una passione dentro, a volte ridicola, incredibile, con reazioni esagerate. Ma non c’è solo questo risvolto apparentemente superficiale nel libro di Moravia, ovviamente, ché altrimenti non sarebbe di Moravia, e altrimenti forse non avrebbe quel titolo.
- Lettera al mio giudice, Georges Simenon (Adelphi): l’ultimo ebook firmato Simenon arrivato in libreria, giusto qualche giorno fa. Anche qua c’è un uomo rimasto travolto da una passione insana. Ma si comincia quando questa passione ha già avuto il suo sfogo, e s’assiste ipnotizzati alle spiegazioni che, di questo sfogo, il diretto interessato dà.
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